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BARRIERA ARETINA. 21

primi del xv secolo ed una croce processionale di rame dello stesso tempo. Sull’altar maggiore è un crocifisso di legno attribuito a Giambologna.

Nel territorio della parrocchia, oltre a quelle rammentate, sono altre antiche ville.

Palagetto. - Villa Maiorfi — Fu in origine della famiglia Fortini che in Firenze aveva le sue case presso al Canto alle Rondini e nel 1227 era d’Andrea di Lando Fortini. Nel 1562 da Cipriano di Girolamo Fortini l’acquistò Girolamo d’Alessandro Del Soldato il quale la rivendè nel 1574 a Girolamo e Iacopo di Francesco Quaratesi. Nel 1733, dopo la morte del Cav. Girolamo di Giuseppe Quaratesi, il possesso del Palagetto toccò in eredità a parecchie sue sorelle ed in seguito a patti conclusi fra di esse, ne divenne padrona Giulia moglie del Conte Iacopo figlio del Generale Cammillo Guidi. Poco dopo si sostituì nel possesso Ottavia del Cav. Girolamo Quaratesi moglie di Girolamo Baldelli, la quale lo vendè nel 1744 alle Monache di S. Maria Maddalena de’ Pazzi. Dopo la soppressione, la villa col podere venne affittata e nel 1870 la comprava il Cav. Iacopo Piccinetti dal quale è pervenuta per eredità nel proprietario attuale Dott. Gino Majorfi.

La Rosa o la Chiesa. - Casa Mari. — Ridotta a casa colonica, essa conserva però nella sua struttura i caratteri di una bella villa medievale con portico sorretto da robusti pilastri ottagoni. Fin dal XIV secolo era casa da signore della famiglia Gherardini del gonfalone Vajo. Nel 1419 nel giorno di Pasqua, Francesco di Taddeo Gherardini che era Priore Proposto della Signoria, ricevette in S. Maria del Fiore Papa Martino V il quale gli donò la rosa d’oro che egli portò a palazzo stando in mezzo a due cardinali.

Da quell’epoca, la famiglia di lui si chiamò de’ Gherardini della Rosa ed il nome di Rosa fu dato anche a questa loro villa per ricordo dell’avvenimento. Da Iacopo di Piero Gherardini la villa passò nel 1547 per sentenza del Podestà in Filippo d’Antonio Del Migliore e nel 1609 da un altro Filippo del Migliore canonico del Duomo la compravano le Monache della Crocetta che ridussero la villa a casa colonica.