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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 02.djvu/28

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16 i dintorni di firenze

delli agli eredi del quale la villa della Buca appartenne fino a tempi relativamente moderni.

Candeli. — E un piccolo borgo posto lungo la Via di Villamagna, quasi sulla riva dell’Arno, vicino alla confluenza del torrente Rimaggio. La località ed il popolo di Candeli, in antico Candegli sono ricordati in molti antichi documenti, precedenti anche alla fondazione della Badia dei Camaldolensi avvenuta nel xii secolo. In questi luoghi ebbero autorità e beni gl’imperatori di Germania, i quali ne investivano i Conti Guidi loro vassalli. De’ possessi dei Conti Guidi a Candeli si ha ricordo anche nell’estimo de’ danni arrecati dai Ghibellini ai beni de’ Guelfi, dopo Montaperti. Infatti risulta da quello che fra le case distrutte vi fu anche un palazzo che apparteneva a Guido Guerra ed a Guido Salvatico Conte di Toscana. Ma qui attorno e forse per concessione degl’istessi Imperatori, ebbero proprietà di terre e di case diverse fra le più antiche e più potenti famiglie di Firenze e basterà ricordare i Cerchi, i Donati, gli Adimari, i Compiobbesi, i Salterelli, i Portinari.

Nè sarà inutile rilevare come da Candeli per andar fin verso Rosano, dove la valle dell’Arno è resa più angusta dai poggi che scendono con ripido declivio verso il fiume, si trovino numerosi edifizi che dovevano costituire quasi una linea di fortificazioni a difesa della città ed a guardia del passo dell’Arno e delle vie che da questo lato vi si dirigevano.

Ma di cotesti diversi fortilizi avremo occasione di discorrere nel seguito di queste escursioni.

Chiesa di S. Andrea a Candeli. — Dell’esistenza di questa chiesa si hanno ricordi fino dal 1150 e si sa pure che nel secolo stesso venne concessa ai monaci Camaldolesi i quali la riedificarono e vi costruirono un comodo monastero nel quale dimorarono fino all’anno 1526, nel quale un breve di Papa Clemente VII in data 11 Maggio concedeva il luogo ai frati Vallombrosani per crearvi una nuova Badia.

Prima che vi andassero i Vallombrosani, il patronato della chiesa spettava al Capitolo Fiorentino il quale ce-