Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 02.djvu/64

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48 i dintorni di firenze

rivenderono nel 1583 a Galeotto Banchi. Nel 1585 passò ai Berti speziali e da loro nei Del Bene di Rimaggio e nel 1618 in Niccolò ed altri Santini. Caterina Santini la lasciò in dote alla Compagnia della SS. Concezione in S. Croce e da questa la comprava nel 1621 Giovan Battista di Gio. Polverosi. L’eredità di questo Polverosi passò alla curia Arcivescovile di Firenze la quale l’alienava nel 1745 al Canonico Odoardo Maria Gabburri. Maria Teresa Gabburri moglie del Marchese Sigismondo Della Stufa la portò in questa famiglia dalla quale pervenne nel 1858 nei Pesciolini Venerosi. Dipoi fu Morrocchi, Ginori e Brogi.

Gli Dimetti o Quarto. - Villa Del Bello . — Il nomignolo d’Olmetti non è di data remota: in antico la casa da signore esistente in questo luogo aveva comune con altre i nomi di Quarto e di Bimaggio e più tardi si chiamò anche a ’ Bosai perchè facente parte d’un gruppo di case appartenenti a questa famiglia. Nel 1427 era di un Papi di Goro Della Ressa il quale la dette in dote alla figlia Leonarda moglie di Ser Domenico Moscardi. Essa la vendè verso il 1498 a Tommaso di Cristofano purgatore e la nipote di questi, Maddalena di Francesco, portava la villa in dote al marito Giovanni di Goro Sergrifì. Questa famiglia ne rimase padrona fino a che Francesco di Giovanni Falienava ad un Bartolommeo Bandini nel 1688; ma pochi anni dopo, nel 1692 il Sergrifi la ricomprava lasciandola nel 1701 al Conservatorio de’ poveri di Gesù. Nel 1705 l’acquistava la famiglia Rosai originaria di questi luoghi e di qui derivò al luogo il nome di Casale de ’ Bosai. Fu dei Rosai fino al 1803, quindi passò nei Bellini e per eredità nei Del Bello.

Nella parte più elevata della collina di Quarto, lungo la via della Martellina si trovano:

Poggio alla Martellina. - Villa Orlandini . — In antico la località aveva il nome comune al vicino casale di Meoste; ma della villa non è fatto ricordo negli antichi catasti, sicché può desumersi che essa fu fatta in epoca più moderna, ampliando una vecchia casa da lavoratore. Podere e casa erano nel xv secolo dei Del Zaccheria, dai quali passarono ai primi del secolo successivo nei Da