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54 i dintorni di firenze

piobbesi, celebre famiglia di parte ghibellina che trasse il proprio nome da questa località attorno alla quale per varj secoli fu signora di castelli, di ville, di ampie tenute.

Nessun oggetto d’arte esiste in questa chiesa, se si eccettua un deturpato ciborio di pietra scolpito nel xv secolo.

I Compiobbesi, in parte banditi da Firenze perchè ghibellini, in parte ridotti in bassa fortuna, perdettero in antico il patronato della chiesa che divenne di data Regia. Ad essa venne più tardi riunito anche il popolo di S. Maria a Remolazzo o a Castel di Remole, chiesa pur essa di patronato un giorno de’ Compiobbesi.

II nome di Compiobbi, proprio fin da tempo remoto di questa località, sembra derivare da Compluviun essendo questo un luogo dove dai poggi posti ai due lati del fiume confluiscono diversi importanti corsi d’acqua.

L’Alberigna o il Piano. - Villa Bardi. — Dai fitti albereti di pioppi che fiancheggiano la sponda dell’Arno ebbe nome questa villa che fu in origine casa d’uno dei tanti poderi posseduti in questi luoghi dalla famiglia Compiobbesi. A’ primi del xv secolo la comprarono i Salviati che nel 1504 la rivenderono a Michele ed altri fratelli figli di Zanobi Ruberti. Nel 1585 Alessandro d Agostino Gerbi comprò il podere diviso in varie partite da diversi di casa Ruberti ed in quel tempo deve essere stata fabbricata la villa della quale precedentemente non è fatta menzione. Dai Gerbi passò nel xviii secolo ai Ciarpaglini. Anni addietro apparteneva al valentissimo medico Prof. Gaetano Leopardi.

Le Gualchiere e il Castello di Remole. — Oggi potrebbe dirsi un modesto villaggio, se si tien conto dello scarso numero delle abitazioni che lo costituiscono; ma pochi luoghi de’ dintorni di Firenze riuniscono al pari di questo tanto interesse artistico e pittorico e riassumono così larga dovizia di storici ricordi. Nove secoli, che colle loro fortunose vicende sono trascorsi dacché sulla riva pittoresca dell’Arno sorse il Castello di Remole, non sono valsi a trasformarne interamente nè la struttura originaria, nè l’aspetto caratteristico. Diminuite nella loro altezza primitiva e prive del coronamento merlato, sussistono ancora le mura castellane che furono un giorno difese da profondi fossati, e restano