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72 | i dintorni di firenze |
e diversi terreni acquistati dal Comune; serve ora per fiere e mercati.
In alcuni campi posti presso il borgo della Badia, fra la via Aretina e la via Chiantigiana, vennero scoperti diversi avanzi di case romane.
Chiesa di S. Bartolommeo alla Badia a Ripoli. — Per la sua remota fondazione, per i ricordi storici che ad essa si riferiscono la Badia a Ripoli è certo l’edifizio religioso più importante del vasto comune di Bagno a Ripoli. Fondata, secondo appare dai documenti e secondo quanto affermano concordemente gli storici, l’anno 790 nella località chiamata allora Recavata da alcuni signori longobardi che le assegnarono una cospicua dotazione, fu abitata dapprima da alcune monache benedettine. Più tardi, nel 1156, Papa Adriano III la commesse al Vescovo di Firenze e siccome era stata concessa già all’Abate di Vallombrosa, sorsero vive controversie fra questo e la curia vescovile. Una sentenza del 1212 pose termine alla questione, dando ragione in massima all’Abate, imponendogli però l’obbligo di un censo annuo di libbre 3 di cera da pagarsi al Vescovado di Firenze. Divenne allora una delle principali fra le Abazie che i Vallombrosani avevano attorno a Firenze e per il corso di sei secoli essa rappresentò una parte essenziale nella storia e nelle vicende di quell’ordine monastico d’origine assolutamente fiorentina.
Non molto ampia nei primi secoli della sua esistenza, la Badia fu più volte accresciuta di nuovi fabbricati, sicché dopo il 1473 servi in parte ad uso d’ infermeria dell'ordine e dal 1550 fino alla soppressione francese di residenza agli Abati Generali.
A cominciare da Gregorio X che vi stette diversi giorni del 1272, quando non volle entrare in Firenze da lui scomunicata, essa accolse fra le sue mura Papi, Principi, personaggi illustri in gran numero.
Nelle sue storiche ricordanze figura anche una lunga lite che la Badia ebbe coi signori di Quona e Castiglionchio, i quali affermando la loro discendenza dai fondatori, pretendevano d’esercitarvi diritti di patronato e la vertenza si prolungò fino a quando, nell’anno 1452, S. Antonino ar-