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Pagina:Guittone d'Arezzo – Rime, 1940 – BEIC 1851078.djvu/134

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130 canzoni ascetiche e morali


male che tolle peggio omo valente.
165Trar di cor piaga a gamba om voler dia
e non da spirto, a corpo assai piú manto?
Oh, che tormento e quanto,
sanando corpo, omo sosten promente:
torcischi, purgazion, pogioni amare,
170sovra piaga piagare,
braccio e gamba rotta anche rompendo,
e tutta essa in sanar corpo colpire.
Se mai sosten sí fero,
sanando om suo somero,
175sanando sé vorral non sostenere?
In omo corpo è someri e spirto regge.
Non ben regno si regge,
somer re cavalcando:
servire esso e orrare
180regi è nulla pregiare.
Ma, for comparizione,
voglia sovra ragione,
corpo sor spirto è via piggior, sormanco
servo in sé regger franco
185e regie regger vil servo appellando.
     Assegnat’ho con Dio guerir chi vole;
ma di mal che non dole
guerendo, sostener vol chi dolore?
E dole omo di che no ama? Come
190no ami alma se langue?
No acqua come sangue
spargesti, sanando il suo langore?
Corpo ami; languendo, lí sanarlo pugni;
e onor, che non logni,
195defendi fine a morte;
e non giá poco forte
pugni anco auro acquistando.
Come tutta valenza,
vertú, libertá, scienza,