Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/144

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quale già per ducendo anni erano per Italia vagate, in forma che tutte le cità haveano cum effusione de sangue a l’arme concitate. Ugolino Cavalcabove, opresso li Ghibilini, tolse in se il dominio di Cremona; Octo terzo, morto li Russi nobilissimi et potenti parmesani, obtenne la cità de Parma; li Suardi, Pergamo; li Rosconi, Como; li Vignantesi, Lodi, Vercelli et Alexandria cum molte sue regioni et castelle. Et Pino Ordolapho da Galiazo da Furlì ritornò in la patria signore. Similmente Faventia nel pristino suo stato retornò, che da li conti de Como era stata opressa da dura bataglia. Facin Cane nobilissimo duca de armati, e Guilielmo de la Scala, caciato de lo imperio de Verona, et Carolo Vesconte figliolo de Bernabove, pigliando speranza ritornare ne li loro dominii, solicitarono tutti li nobili populi et altri principi a la presente rebellione. Tutta Italia fu piena de terore,