Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/257

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molte altre parole, a l’ultime lettere, disse costei: « Signor re mio, pur hogimai è il tempo che non solamente la tua Maiestà, ma tutto il mondo doverebbe havere compassione a le mie fatiche. Come può negare la tua Maiestà questa gratia a tanta Signoria, quale è quella de Venetia, de non darli il mio Pietro Brunoro, et specialmente a mi, che non cum manco fede tel dimando, che facesse la Magdalena a li piedi Jesù Christo per venia de’ suoi peccati? Orsù duncha, non manchare a mi, tua divota serva, de la tua solita magnaminità et gratia, de la quale parla tutto il mondo! » Et decte queste parole se gettò genuflexa a li piedi del re per baciarli. Il Re alhora, come de natura magnanimo, mosso a pietate, considerò che meglio era il vendicare perdonando; però che observando la nobilissima parte de la vendecta, gli volea la indulgentia et il perdonare: compiacette