Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/303

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legiermenti, ma comportative l’una l’altra, et fati che habiate in memoria le mie parole, et maximamente quando sareti temptate. Recordative la vita mia, quale è passata sempre cum varia infirmità et afflictione. La mia fine è venuta et vadomene alegramente: et sempre me è stato gaudio a patire per Christo. Io ve lasso la pace mia. Donovi la pace mia. Amative l’una l’altra. Et molte altre cose disse, ma loro non la intenderono, credo fusse divina voluntà; perchè se loro l’avessero intesa, certo l’haverebbeno cum baci et abraciamenti mangiata, per il smisurato amore li portavano.

Finito questo capitulo, et il sabato et la domenica stette seco cum molta consolatione. La domenica sera, poi che lei hebbe cenato cum le sue sorelle et figliuole, se pose nel lecto et più non se levò, infirma di febre et de li altri suoi soliti morbi, che gli