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Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/401

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che non restassero giunti. Fu sempre honestissima ne le sue parole, le quale mai lasive se poterono existimare. Fu pudicissima et castissima et de l’honore et gratia del caro marito fu sopra tutte le cose del mondo observatrice. Oh amore de inexhausto vigore ad homo felice, per essere dotato de simil donna!

Hebbe dui prudenti figliuoli, Andalao et Carolo, quali alevò grandi, cum optimi exempli et costumi. Fu donna splendida et misurata in ogni tempo et fortuna, secundo la necessità de li accidenti, in gubernare la grandissima famiglia. Non fu prodiga, ma fu liberale, et non cupidissima di geme et de auro, perchè la prodigalità insieme cum la cupidità è nephando vitio nella donna, perchè e manifesto segno del coropto pecto; et in lei regnando la tenacità et avaritia, nulla speranza de honestate et de substantie de lei se puote havere: le quale non prima sono aquistate, che cum