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Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/404

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suo piacere, presso il motevole parlare de honestà pieno, era la foresta, secundo la stasone, in ucellare per varii modi, et caciare; et a questo era sì fiera, non temendo caldo, sole et fredo, che facilmente se sarebbe asuefacta a la faretra et in a l’arco, ad caciare li caprioli et cervi cum l’altre Nymphe, al tempo de la Dea Diana, il cui nome meritamente possedea.

Infra gli altri tempi de quisti suoi foresti piaceri, essendose cum molta sua famiglia fuori al palazzo de Bagnarola transferita per la pestilentia che la cità offendea, lei, come maestra, ben cum aiuto del magnifico marito afaticandose, cum la rete chiamata coperturo prese mille ducento quaglie, et cinquantatre perdice, et trenta fasani; et a la ragna, che in alto sopra due lanze se distende, prese seicento caciati tordi fra le fronde; et cum due rete poste in terra; cum ioco de certi ucellini, che insieme tirandole se congiungneno, che parete