Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/149

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Signor mio Fratello Io sono arrivata qui felicemente, e vi ho trovata la licenza, e gli oridni di Sua Santità, per dichiararmi quella, che sono da un pezzo in qua. Mi reputo fortunata in obedirgli, & ho anteposta questa gloria a quella di regnare sopra cotesti potenti Stati, che voi possedete. Vi deve esser cara questa mia rissolutione, quando anche non la credeste buona, mentre ella vi è tanto utile, e gloriosa. Vi protesto però, che non ho punto cambiati i sentimenti d’amicitia, che tenirò sempre per voi, ne l’affetto che devo alla Svetia, e conserverò il tutto sin che viverò, e sarò eternamente

Signor mio fratello A dì 4 Novembre 1655 Vostra affettionatiss. Sorella, & Amica Christina

Due hore doppo pranso partì la Regina con tutta la sua Corte da Inspruch, accompagnata da quelle Altezze un pezzo avanti, e servita dal Baron di Freiberg con tutti gli officiali, e servitù medesima, che gli andò incontro, essendo generosamente sempre spesata sino a gli ultimi confini dello Stato di quel Principe.