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— Ma voi, voi mi comprendete, perchè io so che l’impero dell’immaginazione e del maraviglioso, in cui si trovano le sensazioni celesti, è aperto anche a voi.
— Come! o donna divina... tu... voi conoscete...? Ella sorrise e proferì il mio nome.
Un segnale venne dato dal teatro; un rapido pallore scolorì il volto non imbellettato di Donn’Anna; ella pose la mano sul suo cuore, come se vi avesse provato un improvviso dolore, e susurrando con una voce mezzo spenta: “Povera Anna, ecco i tuoi momenti più terribili„ ella scomparve dal palco.
Il primo atto mi era piaciuto in sommo grado, ma dopo questa maravigliosa avventura la musica produsse sopra di me un effetto ben più potente. Mi pareva che i miei più dolci sogni dopo una lunga aspettazione si avverassero, mi pareva che i miei più segreti presentimenti divenissero una realtà. Nella scena di Donna Anna io mi sentii sollevato da un atmosfera voluttuosa che lievemente mi cullava; gli occhi mi si chiudevano a mio malgrado; ed io provava sulle mie labbra come la sensazione di un bacio, ma quel bacio