Pagina:Hoffmann - Racconti I, Milano, 1835.djvu/136

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credeva di amare, l’amore istesso che la divora fin dal momento in cui vide il nemico dell’anima sua, tutto le fa sentire che la perdita di Don Giovanni può sola renderle il riparo, ma che per lei questo riparo sarà la morte. Per questo ella eccita ad ogni istante l’agghiacciato suo sposo alla vendetta, e perseguita essa medesima il traditore, e non riacquista un poco di calma, che dopo averlo veduto in preda alla punizione eterna. Unicamente ella non vuol rendersi così tosto a quel fidanzato tanto avido di nozze. “Lascia o caro un’anno ancora — allo sfogo del cor mio. Ma ella non sopravvivrà a quest’anno. Don Ottavio non vedrà mai nel suo talamo la donna che fu oggetto della passione ardente di Don Giovanni.

Con quanta vivacità io provai tutte queste impressioni durante gli accordi del primo recitativo e il racconto dell’avventura notturna! — La scena stessa di Donn’Anna nel secondo atto, che considerata superficialmente sembra non riferirsi che a Don Ottavio, ha certi accordi segreti che esprimono tutto il turbamento dell’anima sua; e infatti che