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i sogni di una testa debole in preda alla febbre, che possono un momento eccitare la nostra curiosità per la loro bizzarrìa, o la nostra sorpresa per la loro originalità, ma non mai più che un attenzione molto passeggera; e in verità le inspirazioni di Hoffmann rassomigliano sì spesso alle idee prodotte dall’uso smoderato dell’oppio, che noi crediamo ch’egli avesse più bisogno del soccorso della medicina che degli avvisi della critica.
La morte di quest’uomo straordinario avvenne nel 1822. Egli fu colpito da una crudele tabe dorsale che lo privò a poco a poco dell’uso delle sue membra. Anche in questa dolorosa estremità egli dettò molte opere che indicano ancora la forza della sua immaginazione, fra le quali noi citeremo un frammento intitolato la Convalescenza pieno di allusioni commoventi ai suoi propri sentimenti in quell’epoca, e una novella intitolata l’Avversario, alla quale consacrò quasi i suoi ultimi momenti. Nulla fu capace di smuovere la forza del suo coraggio; egli seppe soffrire con costanza le angoscie del suo corpo, quantunque fosse incapace di sopportare i terrori immaginarj del suo spi-