Pagina:Hoffmann - Racconti I, Milano, 1835.djvu/98

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verità incontestabile. Fu in questa disposizione ch’io andai un giorno dal consigliere. Io lo trovai occupato ad eseguire al tornio alcuni piccoli oggetti. Egli mi ricevette con un’aria ridente e tranquilla.

— Come, io gridai con violenza accostandolo, come potete voi trovare un momento di tranquillità nella vostra anima, pensando all’orribile azione che tutti i tormenti dell’inferno non potranno abbastanza punire?

Il consigliere mi guardò con un’aria sorpresa e pose in disparte il suo strumento.

— Come la intendete voi mio amico? ei mi disse. Sedete dunque su questa sedia, ve ne prego. — Ma io riscaldandomi sempre più ruppi ogni barriera e lo accusai ad alta voce della morte di Antonia minacciandolo di tutta la vendetta del cielo. Nella mia qualità d’uomo di legge andai anche così innanzi, che gridai voler mettere tutto in opera per iscoprire le traccie del suo attentato, e consegnarlo ai giudici criminali. Io fui singolarmente imbarazzato, quando dopo aver terminato il mio pomposo e virulento discorso vidi il consigliere guar-