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Pagina:Hoffmann - Racconti II, Milano, 1835.djvu/115

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VEGLIA VIII

La biblioteca delle palme. — Storia d’una salamandra disgraziata. — Come la penna nera facesse all’amore con una grande rapa, e come il registratore Heerbrand si ubbriacasse gagliardamente.

Già da molti giorni lo studente Anselmo lavorava presso l’archivista Lindhorst; le ore ch’egli impiegava così erano le più felici della sua vita, poichè sempre circondato dai canti misteriosi e consolatoli di Serpentina, sovente anche tocco da un soffio della sua bocca, egli sentiva un ben essere sconosciuto, che qualche volta si avvicinava alla voluttà