Pagina:Hoffmann - Racconti II, Milano, 1835.djvu/156

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un frastuono del diavolo, e non udiate, zufolare, susurrare e scampanellare tanto da averne la testa rotta. Ma voi non credete senza dubbio al salamandro ed alla colubra verde?” — “Voi delirate, cred’io, mio caro signore studente,” riprese uno scolaro, “noi non ci siamo mai divertiti tanto come adesso, poichè gli scudi da sei franchi datici dallo stravagante archivista per ogni sorta di scritture confuse ci fanno molto bene: adesso noi non ’abbiamo più bisogno d’imparare dei cori italiani, noi andiamo tutte le sere presso Giuseppe o qualche altro bettoliere, noi facciamo onore alla birra doppia, noi guardiamo senza un ritegno al mondo le belle fanciulle, noi cantiamo da veri studenti Gaudeamus igitur, e noi siamo contenti.” — “Questi signori hanno tutta la ragione,” disse un praticante, “anch’io sono tutto carico di scudi da’ sei franchi, e come il mio caro camerata e vicino, faccio frequenti visite all’osteria invece di rinserrarmi tra quattro mura a scrivacchiare degli alti da far compassione.” — “Ma, miei ottimi e carissimi signori,” riprese lo studente Anselmo, “non sen-