Pagina:Hoffmann - Racconti II, Milano, 1835.djvu/9

Da Wikisource.

— 7 —


Ei passò come un’ombra davanti alla porta e prese una strada solitaria che conduceva all’Elba.

Sotto un sambuco che usciva da un muro ci trovò un posto aggradevole coperto d’erba; fu là ch’egli sedette, e riempì la sua pipa col Knaster1 di sanità datogli dal vicerettore Paulmann.

Davanti a lui mormoravano le onde dorate dell’Elba; dietro il fiume, la bella città di Dresda innalzava alteramente le sue torri leggiere verso un cielo profumato, che si abbassava all’orizzonte sopra una serie di prati fioriti, e di foreste verdeggianti: in lontananza, nel vago crepuscolo, la cresta addentellata delle montagne annunciava la Boemia. Ma, gettando intorno a lui degli sguardi cupi, Anselmo mandava in aria spesse nuvole di fumo e aprendo finalmente uno sfogo al suo mal umore egli gridò;

— È però vero che son nato per tutte le croci e le miserie! che io non sia mai diventato il re della fava; che a pari e dispari, io abbia sempre indovinato ma-

  1. Knaster, Kanaster, sorta di tabacco fabbricato in America.