Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/163

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ì de— 163 — _ r* straniente il suo difetto da meritarsi le buone grazie di tutta la compagnia. Quello che piaceva sopra tutto agli sposi, si è che non mancava mai il dì delle nozze di fare qualche presente d’ una catenella d’ oro, o di non so che altro di prezioso.

La fama della pietà, della virtù e liberalità dello straniero, corse così per tutta la città di Berlino, che venne alr orecchio dell’ Elettore. 11 quale stimando che un uomo così onorevole potesse far • graaia alla sua Corte, ’ mandò per lui onde . volesse acconsentire di accettar qualche magistratura; ma lo straniero scrisse all’ Elettore una lettera in pergamena di almeno due braccia di lunghezza, in bei caratteri di cinabro, con cui lo ringraziava umilmente dell’ onore che gli faceva, supplicandolo di lasciarlo godere - in pace la vita che menava, poiché gli dava piacere. Diceva d’ essersi eletto per sua stanza Berlino, perchè in niun altro luogo avea trovato tanta lealtà e tanto candore, nè mai costumi tanto soavi e

piacevoli tanto. L’ Elettore e tutta la Corte furono ammirati di questa risposta. »