Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/17

Da Wikisource.

17 — 1 »

di diètro’ Si mise a mangiare H maccherone nell’ attitudine d’ uno scojattolo.

— Buòna notte mio Ticino, disse l’ Intendente stendendo la mano al confettiere e stringendogliela di modo che mise un grido di, dolore. — Il fiacco vecchiarello vi augura la buona notte mio caro vicino. —r"E colla“Docca" piena di maccheroni uscì col suo cane che gli tenne dietro.

  • . ♦

— Ecco, voi vedete, disse il confettiere, come capita di tempo in tempo questo vecchio diavolo; ma io non gli posso ,cavar' altro ’sé; tìonc che egli-era già valletto di-camera del conte' Z,‘; e chë óra ha cura della 'casa' in cüi-si': trova 'attendendovi,- da non so quanti anni, di giorno in giorno la famiglia del conte.1 Mio‘padre: gli: tenne una volta discorso dello strepito che si sente alla!nottë; à cui • plàcidamente rispose:: •'— ■ sì} sì, diJ dono che vi siano dei morti risuscitati* ina voi non’ credetelo, che forse è* una menzogna.