Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/40

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4o — portava che queste parole senza firma; « Sventurato 1 oggi a mezzodì in punto, Antonia-, abbracciandola tua fallace immagine cadde morta! » Io aveva notato il giorno e 1' ora della morte del colonnello; era in quel medesimo istante. — Io non intesi più nulla del racconto del vecchio; perchè accorgendomi d’ essere assalito da tanto spavento che già stava per imitare il povero colonnello, mi spiccai fuori della sala, e corsi verso la casa misteriosa. Mi parve d’ intravedere da lungi brillare dei lumi per i pertugi delle chiuse persiane. Ma subito che m’ aocostai ogni chiarore disparve* Disfatto di desiderio e d’ amore, mi balzai verso la porta, la quale cedette al mio impeto ed io mi trovai nel vestibolo chiaroscuro in mezzo d’ un’ aria densa e greve. Non vi so dire come mi battesse il cuore. Quando a un tratto lo strido di una donna lungo ed acuto eccheggiò per la casa, e non so come occorse che io mi trovai in una sala illuminata da un gran numero di bugie, ornata con tutto il lustro antico di mobili dorati* e vasi del Giappone. Densi nuvoli celesti ingombravano tutta la stanza. t r