Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/177

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j, . — *77 . ' fc stato ricompensato il-consiglio di Basseggio. Io volai:a casa,, composi il mio balsamo , e ritornai i tosto a palazzo. Il vec« chio Faliero usciva allora dai suoi appartamenti.— Che vuol questa vecchia? mi.

disse. Gli risposi venire a proporre un rimedio onde sanare la'bella dogaressa.

Tosto mi guardò fisso, passò, la > mano sulla sualunga barba, e, prendendomi per le spalle, mi fe'entrare si. precipitosamente nelle sue.stanze, ch’ ebbi .appena forza di reggermi sulle/ginocchia.

— Ah Tonino! La poveretta;stava assisa sui guanciali, pallida,. abattuta, gemente, sciamante d’ una voce!spenta: Oh buon Dio! il veleno. scorre dunque. per le mie vene? Io le presi la mano, la sbarazzai da tutte le fasciature del j dottore, e le applicai il mio balsamo. — Mi sento;già un po' sollevata, disse! la: languente tortora. — Cento zecchini, 6e salvi la dogaressal sciamò il vecchio• Marino, e lasciò la stanza. Io rimasi tre ore!a;tener la sua maninaInella'mia, a sfregarla, a spalmarla di..balsamo; .allora;la doga! ressa si destò, dal sopore e cessò dal lagnarsi. Ella mi; riguardò d’ un aria soave e pronunciò parole di riconoscenza.. — HOFfMA.N.N V. IV - 8 — 178 — ‘