Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/18

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logori mantelli, voltò gli occhi nelle oechiaje, come due comete ardenti, e pestando dei piedi mandò il povero Salvatore, la vedova, e la casa tutta intiera al diavolo, e si dileguò come un fulmine.

Passato il delirio della febbre, Salvatore Rosa ricadde nel suo sopore, onde madonna Caterina stimando che 1’ ammalato toccasse al suo ultimo termine, corse al più vicino convento per cercare del padre Bonifazio che gli recasse i sacramenti. Veggendo il moribondo, il buon padre disse d’ avere qualche cognizione dei segni che la morte lascia sul viso d’ un uomo che sta per passare, e che non vede nulla di ciò nel sembiante di Salvatore. Anzi aggiunse che era possibile di guarirlo se il dottore Splendiano Accoramboni co’ suoi nomi e colle sue ampolle non mettesse più piede nella casa: e il buon padre si mise subito in viaggio perchè i fatti rispon-.

dessero alle parole.

Salvatore risorto dal suo deliquio stimò d’ essere in un bel boschetto odorifero dove gli faceano ombra i verdi rami e le foglie. E senti un calor redivivo cercargli tutto il corpo, se non che gli pa— J9 — .