Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/181

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uoi — 181 — edifìzj e cotte sue torri superbe' spiega* vansi a’ loro sguardi, Faliero alzò fieramente la testa, sciamando: — Ebbene, Nunziatina, non è dunque bello il passeggiar sul mare col signore, collo sposo del mareMa,, cara mia, no no, non esser gelosa della consorte che ne curva sì umilmente il dorso. Ascolta questo lene mormorio dei fiotti, non è parola d’ amore ch’ ella volge ial fidanzato ohe:la signoreggia ?Tu porti il mio anello in dito 4 Annunziata, ma ancor quest1 al tra sposa ha da me ricevuto un anello, che gelosamente conserva nel profondo del suo umido talamo..

.,-r—i Ah! mio signore, rispose Annunziata , io abbrivido in pensare esser voi legato a questo freddo ed instàbile elemento’ che può ad ogni istante aprire il suo seno per ricevervi 1 •*.

>11 Faliero sorrise. *•+Placati, figlia mia, diss’ egli j è meglio nelle tue candide braccia che,in quelle della vecchia Anfitrite, Ma di’, non è dólce il! navigar sul mare collo sposo del mare?: '• .ri, ■ ‘ Mentre il Doge pronunciava queste parole, si fe’ udire una musica lontana lontana al di sopra del fremito dell* ontje,