Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/80

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figli,- chè avrebbero dovuto - essere delle angeliche creature.’Il povero Piticchinaccio si sentiva bagnar la fronte da goccioloni di sudor freddo; e pestava i -piedi e pigolava e malediceva la vita. Finita la rappresentazione il signor Pasquale aspettò che avessero difilato tutti gli spettatori e si spegneva l’ ultimo lumicino a cui il signor Splendiamo accese una sua lanterna, quando Capuzzi accompagnato da Marianna e da’suoi amici si avviò adagio verso la città.

Erano ancora discretamente lontani, dalla porta del Popolo, quando si videro sovrappresi da persone avvolte in lunghi mantelli. In pari tempo dato di un colpo nel lanternino del dottore, glielo fecero cader di mano, in modo che si spense.

Capuzzi e il dottore rimasero senza voce.

Allora un chiarore rossigno balenò sui circostanti, e quattro pallide teste di cadaveri guardarono il dottore dal fondo delle cavità scintillanti delle vuote occhi a je.

Guai, guai a Splendiano Accoramboni 1 esclamarono tutti / con una sorda voce. Poi gli si accostò una di queste figure e gli disse: