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e — 9* — d mi vi conduce. Fate di allogarvi sulla piazza del Popolo o nella contrada Babuina o in quella di Ripetta ed io sarò ogni sera da voi, in caso diverso non v’ è barba d’ uomo che mi faccia • andare di notte alla porta del Popolo.
— Nicolò sospirò come fosse assediato da un profóndo pensiero.
— Questo mi trafigge e piò acerbamente che non.credete, signor Pasquale.
Ohimè 1 io aveVa messa in voi ogni mia speranza! Veniva ad impetrare la vostra grazia!
— La mia grazia 1 replicò il vecchio tutto attonito. Che cosa posso fare per voi, signor Nicolò? ' — Mio buon signor Pasquale, ripose Nicolò, cavando fuori un moccichino per asciugarsi le lagrime, mio eccellentissimo signor Pasquale, voi avrete notato che i miei commedianti vanno tratto tratto intromettendo delle ariette. Pensava d’ introdurre così pian piano un’ orchestra, e scansando certe ordinanze, avventurare col tempo un’ operetta. Voi, signor Capuzzi, siete il primo compositore di tutta Italia, e senza L'incredibile leggerezza dei Romani, e la gelosia de