Pagina:Hymnus in Romam.djvu/105

Da Wikisource.

INNO A ROMA


con massi enormi, ora, cocendo l’ira,
lontani e soli errassero sui monti.


IL SEPOLCRO DEL PRIMO EROE

 
     Ed i pastori, come un tempo, in cerca
di preda, una spelonca aprono, un sasso
movendo, immenso, e vedono nel fondo
della spelonca balenare un lume.
E quindi — era un sepolcro — gigantesche
membra d’un uomo vedono, che il petto
aveva aperto da una lunga piaga.
Stupor li prese di quel corpo cinto
d’armi cangianti, di quel capo ignoto
dentro l’irsuta gàlea. Che tutte
l’arme egli avea, fuor della spada, e il petto

— 95 —