Pagina:Hymnus in Romam.djvu/83

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INNO A ROMA


propizïando! Il Popolo pilumno
pensi i trionfi che menò, le leggi
che fece, il dritto che impartì, la pace
che diede, e allievi il suo lungo lavoro
d’oggi con la sua gloria veterana.



LA VERGINE MASSIMA


     Ora, ascoltando le sorsate al fonte
sacro, e il bussar dell’unghie alterne in terra,
nel tempio augusto pallida taceva,
fisa con gli occhi, la sacerdotessa:
poi, nell’alto silenzio risonando
una voce mirabile: Vittoria!
ella premea nel cuore quella voce
e quel portento e s’avviava all’arce

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