Pagina:Hymnus in Romam.djvu/85

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INNO A ROMA


tutte le volte, e i popoli, a quell’orme
così distanti, abbrividian nel cuore.



I DUE IMPERATORI


     Oh! ben temeano i popoli le scuri.
Chè per il mondo si vedea passare
un uomo grande più che l’uomo, un grande
che dava a tutto, il freno o l’urto, ei solo,
della sua mano. Egli partìa la terra
con la sua spada e il cielo col suo lituo,
augure circondato dalle rote
degli avvoltoi. Lanciava egli all’assalto
con un suo cenno l’aquile, e le lievi
turme al galoppo, e l’ululo di morte
ravvolto nella polvere veloce.

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