Pagina:Hypnerotomachia Poliphili.djvu/313

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Sopra le praefate ripe spectatissime, da uno lato, et l’altro erano emusicatamente distributi Meliranci, Citri et Lamonii. Da trunco ad stipite la intercapedine passi tre. Gli quali stirpi uno passo alti dal solo, gli rami a spandere initiavano, l’uno cum l’altro obviantise, et optimamente contricantise rendevano uno arco, da terra al summo inflexo passi tre. Gli residui rami poscia da una ripa ad l’altra sopra il flume all’incontro l’uno dil altro, cum artificioso coniugio, et sotiale complexo camurantise et invilupati. Amoenamente inumbravano, in opera excellentissima pergularia. Il circunflexo dilla quale cum frondea densitate, elegantemente congesto, cum ostentatione di una coaequabile tonsura, overamente decimatura, una fronde all’altra non excedendo se non cum summa gratia, et venustamento, reddendo placidissima ombra, et per il suave flato di Phavonio tremule, et ventilabonde, plene di nutrimento, che dilla sua virentia le faceva illustre, quale nel primo germinare se monstravano, cum gli albicanti flosculi, et praependenti fructi, opportuni latibuli dilla quaerula Philomela, sempre dolcissimamente lamentabonda cantante, perfectamente sencia Echo per la filia Glaucopi dil alto et fulguratore Iove netta et purgatissima risonante. La quale pergulata opera dal supremo convexo giù all’aqua levata superstava passi septe. O quanto cum allectamento et dulcissimo sugesto alla sua contemplatione, questo gli devii ochii facilmente attraheva. Imperò che in esso flume discorrevano alcuni lintri, et scaphidii di materia d’oro delitiosamente contecti cum molte fanciulle caesariate et Euplocame, et Alphesivie, di olenti, et varii flori instrophiolate remigabonde, di limpidi, et crispuli, et crocotuli supari, overamente interule, ovunque orulati d’oro, sopra il nympheo nudo, cum lascivo ornato indute, et cincte, non impedienti all’intuito offerirse voluptuose le rosee carne contecte, immo dalle verifere aure sopra il spectando foemine volupticamente impulse, et presse, la delitiosa formula et qualunque altra parte secondo il moto suo eximie propalava, cum gli bianchissimi, et semipomati pecti, fino al rotundare dille mamillule a maxima et voluptica gratia disclaustrati, cum phrysii gemmati aurei elegantemente ambienti, cum molti adolescenti di omni gente bellicose, gesticulatrice, rixante, intra sé concursante in ludrico, cum navigea pugna ridibonde, contra quelli impetenti pervicace concertavano, intentamente sage alle spolie, subvertivano gli sui lembi, et asportavali, rimanevano spoliati et exuti nelle aque sencia favore, né facevano resistentia contra il suo male, ma festivi solaciavase. Relicti questi poscia tra sé deridendo, nove pugne facevano la una cum l’altra, le rapte cymbule summergendo, et tale davano opera le submerse embole nell’aqua di u