Pagina:Hypnerotomachia Poliphili.djvu/335

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lanciniature distribute. Et tale quale le pirulate margarite havevano gemme turbinate cum le complanate inquadrature, et cum le terete cum iucundissimo commercio et elegante consenso dil suo colore et deformatura variatamente dispensate, et summa cum venusta congruentia. Alcune etiam mirai cum superbo et divo culto, cum insigne et egregio, et sumptuosissimo et incredibile exornato, et di pretiositate incomparabile. Le quale sopra gli fianchi indute erano di torace sinuate sericee di amethystino raso luculeo. Et d’indi retro al ultimo spondilo, et al foemine, cum moderata curvescentia dependente, di tomentata foliatura antiquaria, et di mediocre perle contecte. Gli vertigini dilla quale cum nodulature supra le mamillule terminando, et sopra l’ombilico diffinivano in albente. Negli quali erano di pretiosissimi lapilli rosule, et altri mirabili expressi, in oro inclaustrati, et cum inchaustico operamento eximie deornati, et vermiculariamente depoliti. Gli labri dille quale thorace di miro efferato di syrmata textura aurea, gli phrygii iugimente ambivano, et nello infernate extremo alternatamente crassissime perle, et piruli cum moto inconstante ludibonde dependevano. D’indi poscia una investitura di seta verde cum tramatura aurea descendeva, et ad gli genui fina derivava. Di sotto questa fina ad gli tali ultra, un’altra era demissa, di Chermeo intramato d’oro. Le quale cum frequentario pliculamento erano inphimbriate, di latitudine semi et unciale, cum binato ordine negli extremi di crasse margarite. Et nel contento dil phrygio dilla prima inextimabili rhomboidi di gemme occupavano. Tra le quale cum partiario coloramento le circulare interposite lucevano et in campo aureo artificiosamente deputate. Ultra gli labri extremi, erano meruli serratamente formati, et in omni angulo degli quali uno ritondato lapillo pendeva. Et nel imo tra gli meruli instabilmente straleti d’oro ventilabondi. Dal quale phrygio fili d’oro in forma rhombea innodulati descendevano, et da una pillulata gemma retenti. In ciascuna dunque dille sectione interposita era una gemma, per la quale transversariamente uno syrmato filo aureo traiectava. Sopra la prope dicta gemma, nel limbo dil phrygio appacta assideva una circulare simile alle collaterale di forma et crassitudine, cum auree barbule pendente, nel narrato filo transversario, nel mediostimo dilla figura rhombea, uno mirabile lapillo ovolato era intromisso. Et nel mediano dille pleure, similmente infilata era una pillulata gemma, ciascuna cum recta distributione et elegante ordine, et dil coloramento variate aequalmente obviantise. Tutti gli infernati anguli dilla narrata figura intercalariamente, in uno praependeva una inextimabile tabellula quadrata pretiosa, sotto la quale et dalla quale suspeso pendeva uno baccato lapillo. Tra una et x iiii