Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
meli decii nel vinifero autumno vermigliante et più lucide che il bianchissimo eburo perfricato, ove il Sole se dimonstrava più chiaro forsa che tale ad gli Achimenii Titano non apparisse. Et ad gli Aegyptii Osiride, overo Iside, overo Serapi cum il Calatho, overo tricipiti simulacro. Et nel sacro Antro Mitra ad gli Persii, quale exponevase nell’advento dil suo signore le delitiose et dive Nymphe cum venerandi sembianti conspicue, cum ornati gesti morate et morigere, cum non visitata bellecia spectatissime, et cum praestante ligiadria eximie, cum elegante honestate praeclare et decore, et cum integra procacitate ornate et comptissime.
Ad questo puncto meritamente cum veneranda caterva valante, et cum frequente comitato prosequente la belissima Psyche gratificabonda riverendo il Carissimo Marito tutta agevola et blandicella ricevete, et cum summo venerato, nel capo una pretiosissima corolla poseli, che tale non fue la votiva di Hiero. Et due dille Nymphe essa honorabonde comitante Imeria una, Polia placidamente ricevete.Et l’altra Erototimoride facetissima, et me per la mano apprese. Daposcia distinctamente sequendo molte altre laetissime trine et trine, cum solemne processo, et ordine, et honorificentissima pompa, et decente veneratione, et cum Nymphale geniculatione ormomene veneron.
Et primo vene Toxodora, la quale il sinuato, et vulnifico arco accortamente gli offeriva. Il quale rigorosamente era extento. Questa era in medio di due altre, Ennia una, che nelle tuberule mano gerulava uno dedolato vasculo Amphoe di colorissimo saphyro cum iucundissima splendescentia, cum latulo orificio emusicatamente exscalpto. Dal quale alquantulo di clivulo di multiplice florato cum maxima politura expresso, alla dilatata corpulentia moderatamente descendeva, sopra lo initio dil gracilarse dalla tornata corpulatura recedente verso lo orificio le ansule adhaerescente, in vipereo effigiato diligentissime deformate. Il limbo elegantemente gululato mordicavano. Daposcia il circuncincto corpulescente nel extrinseco di miri simulachruli coelato, et praepolitulamente conficto, et ove il corpulamento incominciava demigrare in angustia dil gracile et oblongo fundo, era di