Pagina:I Dogi omonimi di Venezia e le loro monete.djvu/4

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vano soltanto del secondo, e la cosa appare ovvia, sia perchè ai tempi del primo non si era ancora introdotto generalmente l’uso di coniarli, sia perchè le ragioni che impedivano le abbondanti emissioni degli zecchini semplici dovevano anche maggiormente impedire quelle dei multipli. Non vale la pena di occuparsi delle doppie d’oro e relative frazioni, perchè tutte quelle che si trovano col nome di Giovanni Corner senza iniziali di Massari appartengono al primo, mentre del secondo si conosce una mezza doppia in un unico esemplare esistente al Museo Civico Correr di Venezia con le iniziali I P, Iseppo Priuli Massaro all’oro al tempo della coronazione del Doge. Perchè quest’uso della apposizione delle iniziali su alcune monete d’oro (doppie e frazioni) venne introdotto soltanto al tempo del Doge Nicolò Sagredo (1675-1676) e precisamente quando, smesso l’uso di stamparle come moneta usuale e corrente, si continuò a farne una ristrettissima battitura