Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/223

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Lo svolgimento del processo intentato contro Belz de Villas, che aveva ottenuto la libertà provvisoria, mediante una cauzione di 5000 franchi, fu fissato pel 9 agosto 1889; ma come spesso succede anche in Italia, non si discusse che in dicembre e la Corte d’Assise delle Bocche del Rodano condannò M. Belz de Villas a due anni di prigione, ad una ammenda di 6000 franchi alla vedova Pierotti e di 5000 franchi alla figlia dell’ucciso.


Come sempre succede, quando un galantuomo o una birba, poco monta, cade morto sul terreno, la pubblica opinione si commosse per l’uccisione del Pierotti e per la condanna di Belz de Villas.

I duellisti e gli antiduellisti scesero in campo per discutere l’ormai eterna questione del combattimento singolare. M. Cluseret propose financo una legge speciale sul duello, che provocò un articolo di Albert Wolf:

«M. Cluseret può ricacciarsi in tasca la sua legge sul duello, che d’altra parte non avrebbe avuto alcuna speranza di essere accolto dalla Camera. La Corte di Assise d’Aix, s’è incaricata di metter le cose a posto, condannando M. Belz a due anni di prigione. Gli sono state accordate le attenuanti, però, del che può andarsene contento il condannato! Una condanna più grave l’avrebbe reso interessante; mentre una assoluzione per le circostanze crudeli che hanno provocato lo scontro, sarebbe stato uno scandalo. Ora, dopo pochi mesi di prigione, si faccia grazia a Belz; è cosa che concerne l’uccisore e il ministero di Grazia e Giustizia».

«Ma un esempio ci voleva, perchè questo duello di Marsiglia non poteva proprio dirsi una questione d’onore. Quale fu il punto di partenza?