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Così crudelmente, per il falso punto d’onore, lottando, chiuse la sua vita di lottatore Felice Cavallotti, l’alfiere della democrazia italiana, che se talvolta fu avventato ed ingiusto ne’ suoi giudizi contro amici e nemici, fu anche un gran cuore ed una mente elevata, onore del suo partito e dell’Italia1.
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1898. Vitale-Tagliapìetra. — Il 5 aprile 1898, moriva all’ospedale militare di Savigliano il tenente Armando Vitale, del 18.° cavalleria, che tre giorni prima veniva ferito in duello dal tenente C. Tagliapietra.
La causa dello scontro letale?
I due tenenti, pare per causa intima, vennero a diverbio. Durante il quale il tenente Tagliapietra, che vestiva da borghese, con un bastoncino percosse il Vitale. Questi all’atto ingiurioso trasse la sciabola, ma fu impedito da un agente delle guardie municipali di colpire l’avversario.
Al secondo assalto il Tagliapietra colpiva mortalmente al ventre il tenente Vitale, cui invano fu fatto subire la laparatomia.