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Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/147

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di san francesco 143


m’ha concedute per la sua santissima bontà, io sempre col cuore e colla bocca ne lo lodo e magnifico. Queste sono le parole, le quali tu udisti al levare tre volte le mani, che tu vedesti. Ma guardati, frate pecorella, che tu non mi vadi osservando; e tornati alla tua cella con la benedizione di Dio, e abbi di me sollecita cura imperocchè di qui a pochi dì, Iddio farà sì grandi e sì maravigliose cose in su questo Monte che tutto il mondo se ne maraviglierà; perocchè e’ farà alcune cose nuove, le quali egli non fece mai a veruna creatura in questo mondo. E dette queste parole, egli si fece recare il libro de’ Vangeli; perocchè Dio gli aveva messo nell’animo, che nello aprire tre volte il libro de’ Vangeli, gli sarebbe dimostrato quello, che a Dio piacea di fare di lui: E recato che gli fu il libro, san Francesco si gettò in orazione: compiuta l’orazione, si fece tre volte aprire il libro per mano di frate Lione, nel nome della Santissima Trinità; e come piacque alla divina disposizione, in quelle tre volte sempre gli si parò dinanzi la passione di Cristo. Per la qual cosa li fu dato ad intendere, che così come egli avea seguitato Cristo negli atti della sua vita, così il dovea seguitare, e a lui conformarsi nelle afflizioni, e dolori e nella passione, prima che passasse di questa vita. E da quel punto innanzi, san Francesco cominciò a gustare e sentire più abbondantemente la dolcezza della divina contemplazione, e delle divine visitazioni. Tra le quali n’ebbe una immediata, e preparativa alla impressione delle sacre sante Istimate, in questa forma. Il dì, che va innanzi alla festa della Santissima Croce del mese di Settembre, istandosi san Francesco in orazione segretamente in cella sua, gli apparve l’Angelo di Dio, e dissegli dalla parte di Dio: Io ti conforto e ammonisco, che tu ti apparecchi e disponghi umilmente con ogni pazienza a ricevere ciò che Iddio ti vorrà dare, ed in te fare. Risponde san Francesco: Io sono apparecchiato a sostenere pazientemente ogni cosa, che il mio Signore mi vuole fare: e detto questo,