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Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/161

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di san francesco 157


Carissimo frate, tu sai, che ora fa due anni, quando noi istavamo in Fuligno, Iddio ti rivelò il termine della vita mia, e così la rivelò ancora a me, che di qui a pochi di, in questa infermità, il detto termine si finirà: e in quella rivelazione Iddio mi fece certo della remissione di tutti i miei peccati, e della beatitudine del Paradiso. Insino a quella rivelazione, io piansi della morte, e delli miei peccati: ma poich’io ebbi quella rivelazione, io sono sì pieno d’allegrezza, ch’io non posso più piagnere; e però io canto e canterò a Dio, il quale m’ha dato il bene della grazia sua, ed hammi fatto certo de’ beni della gloria di Paradiso. Del nostro partire di quinci, io acconsento e piacemi; ma trovate modo di portarmi, imperocchè io per la infermità non posso andare. Allora i frati lo presero a braccia, si ’l portarono, accompagnati cioè da molti cittadini. E giugnendo ad uno spedale che era nella via, san Francesco disse a quelli che il portavano: ponetemi in terra, e rivolgetemi inverso la Cittade, e posto che fu colla faccia inverso Assisi, egli benedisse la Cittade di molte benedizioni, dicendo: Benedetta sia tu da Dio, Città santa, imperocchè per te molte anime si salveranno, e in te molti servi di Dio abiteranno; e di te molti ne saranno eletti al reame di vita eterna. E dette queste parole, si fece portare oltre a Santa Maria degli Angeli. E giunti che furono a Santa Maria degli Angeli, sì lo portarono alla infermeria, e ivi il puosero a riposare. Allora san Francesco chiamò a sè uno de’ compagni, e sì gli disse: Carissimo frate, Iddio m’ha rivelato, che di questa infermità, insino a cotal dì, io passerò di questa vita: e tu sai, che madonna Jacopa di Settensoli divota carissima dell’Ordine nostro, s’ella sapessè la morte mia, e non ci fusse presente, ella si contristerebbe troppo, e però significale, che se ella mi vuole vedere vivo, immantenente venga qui. Risponde il frate: Troppo di’ bene, Padre; che veramente per la grande divozione che ella ti porta, e’ sarebbe molto isconvenevole, che ella non fusse alla morte