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Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/164

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Cristo; e per certificarne sè e gli altri, arditamente innanzi alli Frati ed alli secolari, movea li chiovi delle mani e de’ piedi, e trassinava la piaga del costato evidentemente. Per la qual cosa egli poi n’era costante testimonio di quella verità, giurando in sul Libro, che così era, e così avea veduto e toccato. Videnle ancora, e baciaronle le gloriose sante Istimate di san Francesco santa Chiara colle sue Monache, le quali furono presenti alla sua sepultura.

Del dì, e dell’anno della morte di san Francesco.

Passò di questa vita il glorioso Confessore di Cristo, san Francesco, l’anno del nostro Signore mille dugento ventisei a di quattro d’Ottobre il Sabato, e fu seppellito la Domenica. In quello anno era l’anno vigesimo della sua conversione, cioè quando avea cominciato a fare penitenza, ed era il secondo anno dopo la impressione delle sacre sante Istimate, ed era negli anni quarantacinque della sua nativitade.

Della Canonizzazione di san Francesco.

Poi fu canonizzato san Francesco, nel mille dugento venti otto, da Papa Gregorio Nono; il quale venne personalmente ad Assisi a canonizzarlo. E questo basti alla quarta Considerazione.

Della quinta ed ultima considerazione delle
sacre sante Istimate.

La quinta e ultima considerazione si è, di certe apparizioni e rivelazioni e miracoli, i quali Iddio fece e dimostrò dopo la morte di san Francesco, a confermazione delle sacre sante Istimate sue, e a notificazione del dì e dell’ora che Cristo gliele diede. E quanto a questo, è da pensare, che nelli anni Domini mille