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Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/168

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a questo più giovane; e poi andremo per li fatti del Convento. Allora condiscendendo questo Frate alla carità del compagno, ritornarono dentro; e ricevendo questi frati forestieri molto caritevolmente, sì gli menarono in cucina al fuoco a scaldarsi e a rasciugarsi; al quale fuoco si riscaldavano otto altri frati del luogo. E istati che furono un poco al fuoco, li trassero da parte per lavare loro li piedi, secondo che aveano insieme composto. E lavando quello Frate obbediente e divoto li piedi a quel frate più antico, e levandone il fango, perocchè erano molto fangosi, e ragguardando, e’ vide li suoi piedi segnati delle sacre sante Istimate; e subitamente per allegrezza e stupore abbracciandolo istretto, cominciò a gridare: O tu se’ Cristo, o tu se’ san Francesco. A questa voce e a queste parole, levansi suso i Frati che erano al fuoco, e traggono là a vedere con grande tremore e reverenza quelle gloriose Istimate. E allora questo Frate antico a’ loro prieghi permette, che eglino chiaramente le veggano, tocchino e bacino. E ancora più maravigliandosi eglino per la allegrezza, e’ disse loro: Non dubitate e non temete, Frati carissimi e figliuoli; io sono il vostro padre frate Francesco, il quale secondo la volontà di Dio, fondai tre Ordini. E conciossiacosach’io sia istato pregato, già otto anni è, da questo Frate il quale mi Java piedi, e oggi più ferventemente che mai altre volte, che io gli riveli quelle parole segrete, che mi disse il Serafino quando mi diede le Istimate; le quali parole io non volli rivelare mai in vita mia: oggi per comandamento di Dio, per la sua perseveranza, e per la sua pronta obbedienza, per la quale egli lasciò la sua dolcezza della contemplazione, io sono mandato da Dio a rivelargli dinanzi a voi quello ch’egli addomanda. E allora volgendosi san Francesco verso quello Frate, disse così: Sappi, carissimo Frate, che essendo io in sul Monte della Vernia, tutto assorto nella memoria della Passione di Cristo in questa apparizione serafica, io fui da Cristo cosi istimatizzato nel corpo mio, e