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Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/196

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san Francesco con questo Egidio andarono ad Assisi, per procacciare panno per fare l’abito a frate Egidio. Trovarono per la via una poverella che li domando limosina, per l’amore di Dio; e non sappiendo onde si sovvenire alla poveretta donna, san Francesco rivolsesi a frate Egidio con una faccia angelica, e disse: Per lo amore di Dio, carissimo fratello, diamo questo mantello alla poveretta, ed ubbidì frate Egidio al Santo Padre con cuore sì pronto, che gli parve veder volare quella limosina subito nel Cielo, e frate Egidio volò con essa in Cielo per via diritta; di che dentro di sè sentì indicibile gaudio con nuova mutazione. San Francesco, procurato il panno e fatto l’abito, ricevè frate Egidio allo Ordine; il quale fu uno degli gloriosissimi Religiosi, che il mondo avesse in quello tempo in vita contemplativa. Dopo la ricezione di frate Egidio, san Francesco di subito con lui n’ando nella Marca d’Ancona, cantando con lui, magnificamente laudando il Signore del Cielo e della Terra; e disse a frate Egidio: Figliuolo, la nostra Religione sarà simile al pescatore, che mette le reti nell’acqua e piglia moltitudine di pesci, e li grossi ritiene e gli piccoli lascia nell’acque. Maravigliossi frate Egidio di questa profezia, perchè non erano all’ordine ancora se non tre frati e san Francesco; e avvegnaiddiochè san Francesco non predicasse al popolo pubblicamente ancora, andando per la via ammoniva e correggeva gli uomini e le donne, dicendo semplicemente con amore: Amate, e temete Iddio, e fate degna penitenza delli vostri peccati. E frate Egidio dicea: Fate quello, che vi dice questo mio padre ispirituale, perocchè dice ottimamente.

II. Come frate Egidio andò a san Jacopo Maggiore.

Di licenza di san Francesco, una volta in processo di tempo frate Egidio andò a san Jacopo Maggiore in