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«Mare bianco, scirocco in campo» o «mare crespo, vento fresco» come se fossero là per imparare i proverbi, mentre la sera stava a guardare il tempo dalla finestra col naso in aria, diceva pure «Quando la luna è rossa fa vento, quando è chiara vuol dire sereno; quando è pallida, pioverà».

— Se lo sapete che pioverà perchè torniamo ad andare in mare oggi? — gli diceva ’Ntoni. — Non era meglio restarci in letto un altro par d’ore?

— «Acqua di cielo, e sardelle alle reti!» — rispondeva il vecchio.

’Ntoni si dava l’anima al diavolo, coll’acqua a mezza gamba.

— Stasera, — gli diceva il nonno, — la Maruzza ci farà trovare una bella fiammata e ci asciugheremo tutti.

E la sera, sull’imbrunire, come la Provvidenza, colla pancia piena di grazia di Dio, tornava a casa, che la vela si gonfiava come la gonnella di donna Rosolina, e i lumi delle case ammiccavano ad uno ad uno dietro i fariglioni neri, e pareva che si chiamassero l’un l’altro, padron ’Ntoni mostrava ai suoi ragazzi il bel fuoco che fiammeggiava nella cucina della Longa, in fondo al cortiletto della straduccia del Nero, che c’era il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa, colle quattro tegole sotto cui si appollaiavano le galline, e il forno dall’altro lato della porta. — Lo vedete che la Longa ce l’ha fatta trovare la fiammata! — diceva tutto giulivo; e la Longa li aspettava sulla riva colle ceste pronte, che quando dovevano riportarsele indietro vuote non avevano vo-