Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/197

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126 I Nibelunghi

     Sifrido, in questa terra il benvenuto
185Mi siete voi. Ma che vuol dir cotesto
Vïaggio vostro? Volentier da voi
Intenderlo vorrei. — Grazie d’assai,
Donna Brünhilde mia, che vi degniate,
Voi sì, di prenci liberal figliuola,
190Me salutar pria di costui che innanzi
A voi si sta, nobil guerrier. Chè sire
Egli è di me. Cotesto onor pertanto
Ricuso volentier. Nato sul Reno
È cotal sire. Or che di più dirovvi?
200Solo per l’amor tuo siam qui venuti,
Ed ei ben volentier, venga qualunque
Cosa da ciò, porrebbe in te l’amore.
Or tu frattanto con te pensa. Nulla
Fia che il mio prence ti condoni. Detto
205Egli è Gunthero ed è monarca illustre,
E nulla in più desia, se l’amor tuo
Acquistarsi potrà. Volle che seco
Io qui venissi il nobile guerriero;
Ma s’avess’io di tanto ricusarmi
210Potere avuto in me, ben volentieri