Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/212

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I Nibelunghi 141

495Comportavasi accorto, e la regina
Così parlò: Deh! come avvenne adunque
Che visto il gioco non abbiate voi,
Prence Sifrido, quale or qui compia
Di Gunthero la man? — Così rispose
500Hàgene allor della burgundia terra:
     Poi che, o donna, egli disse, a noi turbata
L’anima avete e mentre al navicello
Sifrido si tenea, l’uom buono e forte,
Del Reno il sire sopra voi si vinse
505Il fatal gioco; ed è per ciò ch’è ignoto
Questo a Sifrido. — Così l’uom parlava
Di re Gunthero; e principe Sifrido:
     Ben mi vien questo annunzio, onde abbassata
Sia di cotanto l’alterezza vostra
510Che tal viva quaggiù che di voi sia
Prence e signor. V’è d’uopo in fino al Reno
Di qui seguirci, nobile fanciulla.
     L’inclita donna rispondea: Non questo
Ancora esser potrà. Dènno di tanto
515Aver contezza li congiunti miei,