Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/217

Da Wikisource.
146 I Nibelunghi

Via sospingesse. Oh no! di Sigelinde
Leggiadra il sospingea l’inclita prole!
     Nel tempo che restò di tal giornata,
15E nella notte che seguì, divenne
A regïon Sifrido inclita e forte,
Ampia di mille miglia e più d’assai,
(Abitatori i Nibelunghi), dove
Ei possedea tesori ingenti. Solo
20Venne quel forte ad un’isola, ed ampia
Era l’isola assai. Rapido il forte
E nobil cavalier legò alla sponda
Il navicello e venne al monte, dove
Stava un castello, e chiese ospizio, come
25Fanno le genti dal vïaggio stanche.
     Venne adunque alle porte, ed eran chiuse,
Difendenti l’onor, sì come fanno
Oggi ancora le genti. Or, l’uomo ignoto
Incominciava di sonanti colpi
30Le imposte a tempestar, ma ben difese
Eran le imposte, e l’inclito guerriero
S’avvedea che da sezzo era un gigante
Che guardava il castello, e sempre l’armi