Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/222

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I Nibelunghi 151

E qui addurmi gli eroi, quali abbiam noi
Migliori in guerra, mille Nibelunghi.
Ei dènno qui vedermi. — E niuno intese
125Allor da lui perchè gli eroi bramasse.
     Così disciolse ad Alberico i ceppi
E li sciolse al gigante, ed Alberico
Rapido corse ove rinvenne i prodi.
Ei, con gran cura, i Nibelunghi eroi
130Destando, disse: Eroi, sorgete! Voi
Tutti a Sifrido andar di qui dovete.
     Balzaron dai giacigli e furon presti
Rapidamente; mille si vestiro
Agili cavalieri e sceser tosto
135Là ’ve Sifrido ei rinvenian. Cortesi
Furon saluti, anche con opre in parte,1
E furo accese molte lampe e indetta
Fu la bevanda attorno, e perchè ratto
Elli eran giunti, a tutti il valoroso
140Rendea sue grazie. Ora v’è d’uopo, ei disse,

  1. Cioè anche con atti di ossequio, inginocchiandosi.