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198 I Nibelunghi

Dei regi per onor.1 Ciò voi dovete
Intendere e saper. Grande levossi
La gioia allor per la burgundia terra,
E s’udian tintinnar l’aste lucenti
440Ai valorosi in pugno. Alle finestre
Giovinette sedean leggiadre e belle,
Vedean di molte targhe a sè dinanzi
La luce scintillar. Ma da sue genti
Stava in disparte re Gunthero; il videro
445Là rimanersi desolato e tristo
Per quant’altri facesse. Era diverso
Core in Sifrido e in lui, ma di cotesto
Il nobil cavalier, prence Sifrido,
Avea scïenza. Ond’ei, venendo al sire,
450A dimandarlo incominciò: Deh! come
Passò la notte a voi! Saper tal cosa
Deh! voi mi fate! — Dell’ostello il sire
A quell’ospite suo così rispose:
     Danno e vergogna ho in me. Nella mia casa
455Il diavolo maligno ho addotto meco!

  1. Furono armati cavalieri.