Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/339

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268 I Nibelunghi

E fin dentro a le sale. Oh! ma d’assai
355Gli uomini di Gunthero andâr crucciosi!
     Disse il re: La mortale ira lasciate.
Nacque Sifrido a noi per nostra gloria
E per l’onore. Anche in tremenda guisa
L’uom prodigioso è forte. E s’ei di tanto
360Avrà scïenza, niuno a lui di contro
Di restarsi ardirà. — Non ei saprallo,
Hàgen rispose. In gran silenzio voi
Statevi intanto, ed io m’affido in tale
Acconcia guisa di guidar secreta
365L’impresa mia, che di Brünhilde il pianto
Cagion di duolo gli sarà. Davvero!
Che d’Hàgen sempre nimistà egli avrassi.
     Come avvenir potrìa cotesto? disse
Prence Gunthero. — E quei dicea: Vogl’io
370Farlo intendere a voi. Apertamente
L’alleanza a disdir, farem che vengano
In nostra terra a noi stranieri messi,
Cui nessun qui conosce. Innanzi ai vostri
Ospiti dite voi che voi con tanti
375Vostri guerrieri, per far guerra, lungi