Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/371

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300 I Nibelunghi

Posar mi vo’.1 — Come cotesto udìa
Prence Gunthero, quanto dolce cosa
355Questa venne al suo cor! Ma il valoroso2
Arditamente disse: Io più d’assai
Anche vo’ dirvi. Le mie vesti tutte
Vo’ con meco portar, l’asta e la targa
Insieme e del cacciar l’arnese mio.
     360Rapidamente assai la sua faretra
Egli avvinse alla spada, e quelli,3 intanto,
Le vesti si traean dalla persona,
E in due bianche camicie ambo vedeansi
Là rimaner. Correano poi su l’erba
365Come due fiere di selvaggia vita,
Ma primo al fonte giungere fu visto
Sifrido valoroso; egli toccava
In tutte cose, innanzi agli altri tutti,
L’onor del premio. Là disciolse ratto

  1. Io starò seduto, mentre altri si spiccherà alla corsa, e ciò per dargli vantaggio e vincerlo ancora.
  2. Sifrido.
  3. Hagene e Gunthero.