Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/53

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liv I Nibelunghi

il poeta anche a narrare e a descriver cose che non sono molto atte alla poesia, laddove l’Edda, rapida e concitata, tutte destramente le tace. Però, in alcune parti del poema, v’è aridità, e la narrazione sembra che ristagni con danno grande dell’effetto.

Ma quella maestà e interezza epica vengono meno ai Nibelunghi anche per il metro è che la strofa di quattro versi che rimano due a due. Ora, di quanto questo metro, infelicemente scelto, sia per nuocere a una narrazione epica, si giudichi dalle seguenti parole del Bartsch, che più egregiamente e lucidamente non poteva farne conoscere i difetti: «Io non credo punto, scrive egli nella sua Introduzione al testo, da lui pubblicato, dei Nibelunghi (p. XXI-XXII), io non credo punto che, per quanto sia bella di per sè la strofa dei Nibelunghi e faccia egregia prova di sè adoperata nella lirica, sia stato un pensiero felice quello di adoperarla nell’epica. All’epopea ripugna sopra